Cenni storici - Comune di Gambettola (FC)

VIVERE GAMBETTOLA | Cenni storici - Comune di Gambettola (FC)

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CENNI STORICI

La località su cui sorge attualmente Gambettola ha sicuramente origini molto antiche. Il territorio era certamente conosciuto dai Romani, al punto che diversi studiosi identificano il corso in pianura dell’antico Fiume Rubicone, confine tra il territorio di Roma e la Gallia, con quello dell’attuale torrente Rigoncello, che attraversa a nord il territorio del Comune.

Da secoli Gambettola è conosciuta come “e bosc” (il bosco), denominazione dovuta, con ogni probabilità, all’appartenenza del territorio all’ultimo lembo della Selva Litana.

La località denominata “Gambettola”, anticamente era una possessione terriera che si trovava a sud della Via Emilia, nel territorio corrispondente alle attuali località di Budrio e Massa, frazioni del Comune di Longiano.

Nel 1400 tale possessione era un feudo dei Malatesta di Rimini.
Il “Bosco” o “Villa del Bosco” si trovava invece a nord della Via Emilia, nel territorio che corrisponde a quello dell’attuale Comune di Gambettola. Nel 1460 il Conte Galeotto Malatesta di Ghiaggiolo cedette la possessione di Gambettola al cugino Sigismondo, Signore di Rimini, il quale a sua volta la cedette al proprio condottiero Gottifredo di Rodolengo d’Iseo, capitano di ventura lombardo che si era stabilito a Cesena nel 1422. Nel 1463, sconfitto Sigismondo dall’esercito pontificio, il Legato del Papa in Romagna, Cardinale Nicolò da Teano, cedette a Gottifredo, che nel frattempo era passato al servizio del Pontefice, anche la Villa del Bosco. Da questo momento le due località formarono un’unica entità amministrativa, che veniva amministrata dal “Palazzo di Gambettola”, residenza del Vicario del feudatario, situata nel territorio dell’attuale località di Massa e del quale non esistono più tracce. Nel 1638, alla morte del conte Gottifredo Isei, il feudo passò alla Santa Sede. Pochi anni dopo l’amministrazione del Comune si trasferì al Bosco, località che rispetto alle altre che componevano il territorio, aveva ormai assunto un ruolo preminente dal punto di vista economico e sociale.

Nel periodo del dominio napoleonico in Italia, e precisamente nel 1807, un editto di Eugenio Beauharnais costrinse i Comuni più piccoli ad essere inglobati nei territori di quelli maggiori. Tale sorte toccò appunto anche al Comune di Gambettola, il cui territorio, nel 1810, fu diviso fra Longiano e Gatteo.

Con la Restaurazione, nel 1817, Gambettola tornò ad essere Comune e riottenne il suo territorio. Il suo assetto territoriale rimase poi invariato con il passaggio dallo Stato Pontificio al Regno d’Italia nel 1861.

Sul finire degli anni ’30 del secolo scorso, il territorio subì consistenti modifiche, frutto di accordi con i Comuni vicini di Longiano e Cesena: ciò consentì di ampliare il territorio e di renderne più omogenei e definiti i confini.

Durante la IIª Guerra mondialeGambettola pagò un prezzo davvero molto alto, così come accadde a tutti i paesi e città che si trovavano in prossimità della Linea Gotica: pesanti bombardamenti la ridussero ad un accumulo di rovine e si contarono, alla fine delle ostilità, 120 morti tra militari e civili; alcune famiglie furono distrutte completamente. Finalmente, la mattina del 15 ottobre 1944, le truppe neozelandesi aggregate all’VIII Armata Britannica, entrarono in Gambettola ponendo fine alla tragedia.

Nel dopoguerra fu avviata celermente la ricostruzione e, partire dagli anni ’50, Gambettola conoscerà un notevole sviluppo economico, accompagnato da una vera e propria esplosione urbanistica e demografica: si passerà infatti dai circa 2000 abitanti degli anni ’40 ai quasi diecimila dei primi anni del nuovo secolo.

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