Progetto 'Cittadini europei per l'economia circolare' (finanziato tramite L.R. 16/2008)

Il senso di una comune appartenenza all’Unione Europea, e quindi di una cittadinanza che mescola quella nazionale con quella comunitaria, può esser meglio costruito e alimentato tra i cittadini se viene ancorato ad alcune politiche importanti e significative dell’UE medesima. Se i cittadini riescono a comprendere meglio e più chiaramente ciò che l’UE fa per loro, la distanza reale e percepita tra i cittadini medesimi e “Bruxelles” potrà essere ridotta. Sicuramente l’ambito ambientale è uno di quelli che più caratterizza l’UE sia a livello europeo che come attore globale; basti pensare agli impegni per il clima, al green new deal, alle direttive in materia di rifiuti e all’insieme di misure per promuovere l’economia circolare, la tutela della qualità dell’aria, dell’acqua, la salvaguardia della biodiversità e molto altro. In tale contesto si inserisce la particolarità di Gambettola, che (caso probabilmente unico o comunque raro in Italia e in Europa) ha inaugurato il 3 settembre del 1989 un monumento dedicato agli straccivendoli, ossia a figure che in sella a malridotte biciclette equipaggiate con cesti e pianali di carico in ferro, avviarono nel dopoguerra la rinascita economica della cittadina romagnola raccattando stracci, pelli di coniglio, vecchi attrezzi e residuati bellici, creando una virtuosa economia del riciclo e del riuso. Il presente progetto si innesta su questo peculiare genius loci, una sorta di economia circolate ante litteram, cercando di promuovere, attraverso un insieme di azioni coordinate, una cittadinanza europea consapevole, fondata sull’applicazione nella propria vita quotidiana dei principi dell’economia circolare promossi dal Piano di Azione adottato dalla Commissione Europea nel 2015 (aggiornato l’11 marzo 2020). Le 54 azioni previste dal piano sono state attuate o sono in fase di attuazione. Il principio dell’economia circolare, tuttavia, oltre che il nuovo paradigma dei processi industriali e di consumo, deve diventarlo anche nelle scelte e nei comportamenti quotidiani di ciascuno di noi, soprattutto per quanto concerne la prevenzione degli sprechi alimentari, l’abolizione dell’uso della plastica monouso (fuorilegge dal 2021) e in generale il buttare via il meno possibile oggetti che possono essere riutilizzati o riciclati, attraverso pratiche corrette di raccolta differenziata dei rifiuti. In tal modo l’alto e il basso, gli obiettivi europei e le pratiche quotidiane dei cittadini si verrebbero a saldare, alimentando un comune senso di appartenenza e un reciproco rispecchiarsi. D’altra parte, in base a stime dell’Università di Bologna, ogni famiglia italiana spreca nel cibo 5 € alla settimana: considerando che in base ai dati Istat del 2016, a Gambettola vivono 4.297 nuclei familiari, utilizzando il parametro di UNIBO il valore economico dello spreco alimentare a Gambettola può essere stimato a oltre un milione di € l’anno. Poiché la catena alimentare a sua volta si regge sullo sfruttamento di risorse (acqua, suolo, aria, energia), lo spreco riverbera i suoi effetti negativi sull’ambiente in generale e contribuisce al cambiamento climatico. Radicato nelle peculiari tradizioni di Gambettola impersonate negli straccivendoli, il presente progetto intende promuovere tra i cittadini una cittadinanza europea attiva, informata e consapevole, che pratica nella vita di tutti i giorni i principi dell’economia circolare come atto di solidarietà verso gli altri cittadini europei e di responsabilità verso se stessi e il pianeta. La rivisitazione della tradizione degli straccivendoli, su cui poi si è innestata la poderosa attività dei rottamai (caratterizzando Gambettola anche nell’immaginario collettivo come la città della raccolta delle auto da rottamare, dei metalli ecc.), consentirà anche di creare un ponte esperienziale tra le generazioni, che è uno degli obiettivi del progetto. Oltre a contribuire alla promozione dei principi e valori della cittadinanza europea, a cui è finalizzata la Legge Regionale 16/2008, il progetto “Cittadini Europei circolari” contribuisce anche alla realizzazione del programma di mandato 2020-2025, nel quale sono esplicitamente previste azioni di sensibilizzazione e informazione verso i cittadini e le imprese per la promozione dell’economia circolare, che contribuirà al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. Più in dettaglio, il presente progetto contribuisce a livello regionale all’implementazione della legge n° 16 del 5 ottobre 2015, attraverso la quale la Regione Emilia-Romagna ha fatto propri i principi dell’Economia circolare: il modello di gestione delineato è in linea con la cosiddetta “gerarchia dei rifiuti” europea, che pone al vertice delle priorità prevenzione e riciclaggio. L’attenzione si sposta quindi sulla parte a monte della filiera e non più su quella terminale, attraverso la progressiva riduzione dei rifiuti non inviati a riciclaggio e l’industrializzazione del riciclo. La norma regionale ha posto al 2020 il raggiungimento di obiettivi importanti e sfidanti: riduzione del 20-25% della produzione pro-capite di rifiuti urbani, raccolta differenziata al 73%, riciclaggio di materia al 70%. Altri obiettivi strategici sono il contenimento dell’uso delle discariche e l'autosufficienza regionale per lo smaltimento. Il progetto è altresì sinergico con l’implementazione della Strategia regionale di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico, approvata il 20 dicembre 2018 dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna (Delibera n° 187/2018), poiché più si affermerà l’economia circolare, minore sarà la produzione dei rifiuti e quindi l’emissione di CO2 e di altri gas climalteranti in atmosfera.
ATTIVITA'
Le attività previste saranno realizzate dal 1° settembre 2020 al 31 dicembre 2020. Esse consistono in:
1) Realizzazione presso la Scuola Media di una mostra dal titolo "Cittadini europei responsabili verso se stessi, gli altri e il pianeta: dagli straccivendoli e rottamai di Gambettola all'economia circolare" articolata in 10 temi (corrispondenti ad altrettanti pannelli: "Un pianeta che si consuma", "Economia lineare ed economia circolare", "La piramide dei rifiuti", "Il piano d'azione dell'Unione Europea", "L'economia della condivisione", "Fai la tua parte!", "E Strazèr di Gambettola", "L'oro di Gambettola", "Gambettola circolare"). L’idea guida della mostra è basata sul fatto che le risorse del pianeta non sono infinite e il nuovo paradigma dello sviluppo e della crescita, nell’approccio europeo sulla crescita sostenibile (Agenda 2030), inclusiva ed intelligente, deve basarsi su un disaccoppiamento tra crescita medesima e sfruttamento delle risorse naturali. La mostra tocca anche temi importanti come la Sharing Economy e il contributo che le famiglie possono dare nella vita di tutti i giorni, all’implementazione di buone pratiche di economia circolare. Tre pannelli sono dedicati alla storia e alla tradizione di economia circolare ante litteram, del Comune di Gambettola, noto per le sue attività di raccolta e riciclo di materiali soprattutto ferrosi.
2) Realizzazione presso la Scuola Primaria di un laboratorio didattico che proietta nella contemporaneità dell'economia circolare le tradizioni di Gambettola, tra cui lo Straccivendolo, costituito da:
- letture creative animate, a cura di una scrittrice e una illustratrice gambettolesi, sviluppate intorno alle figure storiche del paese e ai materiali della tradizione (straccivendolo, canapa, tele stampate, cartapesta...). Con un linguaggio accessibile e coinvolgente, adattato alle cinque fasce di età della scuola primaria, i bambini sono entrati in contatto con l'economia circolare che caratterizza da sempre Gambettola, e, attraverso schede di approfondimento studiate ad hoc per ogni racconto, hanno abbinato la narrazione a nozioni di tutela ambientale e riciclo dei materiali.
- laboratorio di streetart, a cura di una streetartist che ha realizzato un'opera artistica su una parete dell'edificio sede della scuola primaria. Il murales è stato dipinto sulla parete adiacente al muro del parcheggio delle biciclette e alcune classi sono state coinvolte per mostrare ai bambini il suo modo di lavorare. Un gruppo di operatrici culturali ha lavorato sulla contestualizzazione dell'opera con la narrazione del racconto e della filosofia etica-ambientale a cui è ispirata, inserendo dei riferimenti al Piano d’Azione dell’UE sull’economia circolare.
3) Proiezione presso le Scuole Medie del film "Antropocene": si tratta di un docu-film asciutto e potente, che stimola riflessioni anche in un pubblico composto da adolescenti quali gli studenti delle scuole medie inferiori. Racconta ciò che sta accadendo al nostro Pianeta da metà del XX° secolo, nel quale, a seguito di profondi e duraturi cambiamenti, siamo entrati nell'epoca dell'Antropocene, ossia in una fase geologica del tutto inedita nella quale l'uomo ha portato il pianeta oltre i suoi limiti naturali.
4) Laboratori didattici presso ogni ordine scolastico rivolti a pratiche di riciclo di materiali, finalizzati a divulgare fra le giovani generazioni la tradizione del riuso di materie di scarto (come le antiche tele di canapa e la ruggine) per la creazione di nuovi manufatti artistici e far acquisire le competenze legate alla tradizione all’insegna dell’innovazione.
5) Realizzazione di un evento artistico presso il Teatro comunale, sul tema dei cittadini europei “circolari” (ossia attivamente impegnati a non sprecare le risorse, a partire dal cibo, e a favorire il riciclo e il riuso dei prodotti, svolto mediante l'uso di burattini e marionette.
RISULTATI ATTESI
1) mostrare il retaggio storico dell’economia circolare ante litteram di Gambettola (e quindi favorire un ponte tra le generazioni sul piano della memoria storica), proiettandolo nella prospettiva europea e globale dello sviluppo sostenibile;
2) sensibilizzare i partecipanti ai laboratori didattici sull’importanza decisiva, in un Pianeta che a luglio dello scorso anno aveva già consumato tutte le risorse naturali che il Pianeta medesimo è in grado di rigenerare in un anno, di non sprecare le risorse, anche attraverso la creazione di materie prime seconde attraverso il riciclo e il riuso;
3) alimentare tra gli studenti una visione olistica dei problemi ambientali-climatici e delle interdipendenze planetarie e quindi la consapevolezza dell’importanza delle scelte e dei comportamenti individuali;
4) divulgare fra le giovani generazioni la tradizione del riuso di materiali di scarto (come le antiche tele di canapa e la ruggine) per la creazione di nuovi manufatti artistici. Far acquisire le competenze legate alla tradizione all’insegna dell’innovazione;
5) sensibilizzare i partecipanti sull’importanza decisiva, in un Pianeta che a luglio dello scorso anno aveva già consumato tutte le risorse naturali che il Pianeta medesimo è in grado di rigenerare in un anno, di non sprecare le risorse, anche attraverso la creazione di materie prime seconde attraverso il riciclo e il riuso.
I PARTNER
I soggetti coinvolti nella fase progettuale e che hanno contribuito alla realizzazione delle attività: Associazione Gambettola Eventi, Teatro del Drago Soc. Coop. Soc. Onlus e Associazione Circuiti Dinamici.