COMUNICATO STAMPA - Gambettola Ripudia la Guerra
COMUNICATO STAMPA
Gambettola Ripudia la Guerra
Il comune aderisce alla campagna “R1PUD1A” di Emergency per ribadire il no dell'Italia alla guerra sancito dall'articolo 11 della Costituzione
Gambettola (FC).
Gambettola ripudia la guerra. Il Comune di Gambettola aderisce alla campagna “R1PUD1A” di EMERGENCY che ribadisce con forza l’importanza e l’adesione all’articolo 11 della Costituzione italiana: “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Dalla facciata di ingresso del Centro Culturale Fellini, sede della biblioteca comunale, luogo simbolo di conoscenza e cultura per tutti, è stato srotolato lo striscione con scritto R1PUD1A per ribadire il “NO alla guerra” scritto all’interno della Costituzione.
“La nostra storia ci dice di non tacere, di impegnarci per abolire la guerra, di non perdere mai di vista le vittime e lavorare per un mondo di pace e dialogo – l’appello dell’amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Eugenio Battistini insieme a EMERGENCY, presente questa mattina alla presentazione dello striscione con le delegate Simona Bianco e Gabriella Giussani di Emergency Forlì – . Con questa campagna è il Paese in prima persona a potersi esprimere. Perché il senso della Costituzione è inequivocabile e le persone possono darle nuova voce e farla vivere ancora. Perché dire “no alla guerra” è ovunque un’aspirazione ma è anche un modo per rispettare la storia del nostro Paese e dimostrare che la nostra Costituzione è ancora lettera viva. L’Amministrazione Comunale ha dunque aderito con convinzione alla campagna proposta da EMERGENCY su tutto il territorio nazionale, lanciando da un luogo della comunità e della cultura questo importante messaggio che deve coinvolgerci quotidianamente in prima persona”.
Emergency, nata per offrire cure medico chirurgiche gratuite di elevata qualità alle vittime della guerra e per promuovere una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani, dalla sua fondazione è intervenuta in 21 Paesi curando, in tutte le sue strutture, oltre 13 milioni di pazienti nel mondo. Oggi l’organizzazione è presente in alcuni Paesi in cui c’è un conflitto in corso: il Sudan, l’Ucraina e la Striscia di Gaza in Palestina. Proprio grazie alla sua esperienza sul campo EMERGENCY afferma, ancora una volta, che il 90% dei morti e dei feriti sono civili e che la spesa di un F-35 vale quanto 3.244 posti letto di terapia intensiva.